Italia top del riciclo ma a processo per le 44 discariche

18 Maggio 2017

Rifiuti. Oggi l’assemblea Conai

Sembra quasi una risposta coni numeri e i fatti alle accuse di Bruxelles: mentre ieri la Commissione Ue ha deferito l’Italia alla Corte europea di giustizia per 44 discariche ancora in funzione, oggi il Conai con l’assemblea in programma a Roma documenta che in vent’anni il sistema italiano di ricupero e riciclo, con una velocità di crescita doppia rispetto alla media europea, ha raccolto 5o milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio. Cioè ha evitato che fossero necessarie no discariche di dimensioni medie. Cioè oggi in Italia il 78,2% degli imballaggi, dopo l’uso, viene sottratto alla discarica e trova una nuova destinazione utile, con risultati che c’invidia anche l’Europa del Nord.Cioè il Conai ha riciclato 130 milioni di metri cubi di imballaggi Cioè ha evitato che nell’aria venissero emessi 4o milioni di tonnellate di CO2, il gas che scalda il clima. Questi i rifiuti per i quali il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) e i suoi consorzi correlati (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, vetro) hanno garantito l’avvio a riciclo dal ’98 al 2016, passando da poco meno di 19omila tonnellate nel ’98 a più di 4 milioni di tonnellate del 2016. Un beneficio all’ambiente. Ma per i soldi? I calcoli economici dicono che l’anno scorso il sistema Conai di riciclo ha generato benefici per 901 milioni di euro, a cui si possono aggiungere ulteriori 104 milioni di euro di benefici indiretti. Sono impegnate nel riciclo degli imballaggi 6mila imprese con 155mila addetti. Il riciclo ha consentito di risparmiare energia pari a 189 miliardi di chilowattora e l’uso di plastica selezionata come combustibile a basso inquinamento ha sostituito carbone e petrolio per produrre 40 milioni di chilowattora di corrente elettrica. «La sfida che siamo chiamati ad affrontare oggi è la transizione da un modello di consumo lineare a uno circolare per uno sviluppo sostenibile duraturo», commenta Roberto De Santis, presidente del consorzio Conai. Qualche numero del 2016. L’anno passato è stato mandato a riciclare il 67,1% dei rifiuti di imballaggio per un totale di 8,4 milioni di tonnellate (+2,8% sul 2015); contando anche l’uso come combustibile di qualità, il riutilizzo sale al 78,2%.Gli obiettivi europei sono stati superati e stracciati. Non solo gli obiettivi Ue al 2020 ma anche quelli per il 2025. Altre frontiere. Ieri l’Eni e il consorzio di riciclo dei grassi usati Conoe hanno firmato un accordo per riciclare gli oli vegetali e i grassi animali come materiaprimaperprodurrebiodiesel nelle bioraffmerie di Gela e Marghera. Presenti all’intesa come garanti il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e il direttore del ministro dello Sviluppo economico, Gilberto Dialuce. Male note dolenti arrivano da Bruxelles. Ieri la Commissione Ue ha “rinviato a giudizio” l’Italia poiché, «malgrado i precedenti ammonimenti», il nostro Paese «ha omesso di adottare misure per bonificare o chiudere 44 discariche non conformi». Il termine per mettersi in regola era il 6 luglio 2009.

Fonte “Il Sole 24 Ore” di Jacopo Giliberto