Il viaggio della plastica finisce in mille granuli

16 Aprile 2014

Praticamente cinque isole, per un’estensione di 16 milioni di chilometri quadrati. Fra tre oceani e il nsotro Mediterraneo. E’ il mare di plastica, in questi giorni al museo Maxxi di Roma in forma di opera-denuncia di Maria Cristina Finucci. Poi, capita di entrare a Montello, a pochi chilometri da Bergamo, nella fabbrica di riciclo in funzione da vent’anni, e ti accorgi di quanto è stato fatto e si sta facendo per non far sentire bottiglie, flaconi di plastica e ogni tipo di imballaggio, un rifiuto in mezzo al mare. Soprattutto se ha funzionato bene la raccolta differenziata: il primo passo, fondamentale. “Prevenzione, innovazione, qualità”, ripete Walter Facciotto, direttore generale Conai, il consorzio di imprese per il recupero degli imballaggi, che siano di alluminio, acciaio, carta, legno, o plastica, appunto. Tre parole, quasi un mantra, rivelatesi vincenti. Dal 1998 ad oggi, infatti, il sistema Conai ha visto crescere il riciclo ed il recupero degli imballaggi dal 33,2% al 76,7% . (…) Fonte: Corriere Innovazione