Contributo diversificato per carta e plastica

03 Agosto 2017

Dal primo gennaio, il contributo ambientale per lo smaltimento di carta e cartone passerà da 4 a io euro a tonnellata. Salirà anche quello degli imballaggi in plastica (da 188 a 208 euro/t), per cui è stata introdotta una tariffa differenziata, mentre diminuisce il contributo ambientale per gli involucri in acciaio e vetro.

I motivi che hanno spinto il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) a rivedere le tariffe sono tanti. «Aumentando i quantitativi di raccolta di plastica aumentano anche i costi che devono essere coperti dal contributo ambientale – spiega il presidente Giorgio Quagliuolo -. Dal prossimo anno il contributo ambientale per gli imballaggi in plastica potrebbe aumentare ulteriormente visti i numeri di raccolta molto elevati».

Nel 2016, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta di quasi il 7% rispetto al 2m5, con 96o mila tonnellate raccolte e 55o mila tonnellate di imballaggi in plastica riciclati. Inoltre, mentre fino ad oggi le imprese versavano un contributo solo sulla base del peso delle confezioni in plastica, dal prossimo i° gennaio entreranno nel conteggio anche altri parametri come la selezionabilità degli imballaggi e la loro riciclabilità. Si passerà così dal contributo unico, attualmente in vigore, a uno diversificato che avrà l’obiettivo di avviare a riciclo gli involucri giunti a fine vita e considerati rifiuti, incentivando l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili e premiando quelle imprese che usano packaging più ecosostenibili in un’ottica di economia circolare.

Più la plastica sarà riciclabile e più acquisterà valore. «L’aumento del contributo ambientale per gli imballaggi in carta, che negli ultimi io anni è stato sempre ridotto, segue invece dinamiche più di mercato legate all’andamento del valore del macero». Uno dei motivi per cui dal prossimo anno calerà invece il contributo ambientale per gli imballaggi in acciaio (da 13 euro/ton a 8 euro/ton) e vetro (da 16,3o euro/ton a 13,30 euro/ ton) «è la volontà di ridurre le riserve economiche maturate per via di una situazione economica favorevole». Le quote di legno ed alluminio non sono state invece ritoccate. Quagliuolo spiega infine di voler «dare una spinta significativa ai volumi di raccolta differenziata al Sud in linea anche con gli obiettivi europei» e chiede una «maggiore attenzione da parte del governo al settore, incentivando maggiormente lo sviluppo della raccolta» e tassando i Comuni meno virtuosi che, ancora oggi, mandano tutto in discarica.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera