Raccolta rifiuti 2018: risparmiate 350mila tonnellate di Co2, 3 milioni di m3 di acqua e 2 mila Mw di energia elettrica. Promosso da Comune, Amat, Conai, A2AAmbiente – Amsa per misurare i vantaggi della raccolta differenziata
Milano, 20 maggio 2019 – Con la raccolta differenziata del 2018 è stato misurato per la prima volta un risparmio di circa 350 mila tonnellate di CO2, 3 milioni di metri cubi di acqua, quasi 2 mila megawatt di energia elettrica. Lo stesso quantitativo consente un recupero equivalente di ri-prodotti: 14 milioni di felpe, 114 milioni di nuove bottiglie, 3 milioni di chiavi inglesi, 419 milioni di scatole per scarpe, 224 mila panchine, 123 mila armadi e 209 mila caffettiere moka. I risultati della raccolta differenziata sono diventati misurabili grazie al Contatore Ambientale introdotto a Milano da Comune, Amat, A2a Ambiente – Amsa e sviluppato da Conai in collaborazione con eAmbiente e presentato oggi al convegno “Il valore della circular economy a Milano” organizzato in Università di Milano-Bicocca dal Cesisp (Centro di Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico).
Il Contatore Ambientale è uno strumento che, grazie a una metodologia messa a punto durante ExpoMilano2015, riesce a quantificare i benefici ambientali della raccolta differenziata e di tutte le attività di riciclo e recupero dei rifiuti. Il nuovo modello di misurazione si basa sul metodo scientifico del Life Cycle Assessment per la valutazione degli impatti ambientali attraverso l’identificazione dei consumi energetici e dei materiali, dei mezzi e delle apparecchiature usate, e conseguentemente delle emissioni rilasciate in atmosfera.
Nel caso del Contatore Ambientale della raccolta differenziata di Milano, oggi al 60% circa, l’analisi è relativa alla vita del materiale dal momento in cui diventa rifiuto, fino alla preparazione per la trasformazione in nuovo prodotto, materia prima da riutilizzare, o in nuova energia. Una volta raccolti i dati sulla quantità di rifiuti raccolti e suddivisi nelle varie frazioni, a finire sotto esame sono tutti i passaggi sulle attività che occorrono per rigenerarli e renderli riutilizzabili in nuovi prodotti. Si usano, ad esempio, i dati relativi ai mezzi di trasporto e di movimentazione all’interno degli impianti, il relativo consumo di carburante, la produzione di ulteriori scarti, gli scarichi in acqua e le emissioni in aria dovuti ai processi di trattamento.
I risultati vengono elaborati attraverso un set di indicatori, in grado di restituire dati e cifre che esprimono in maniera sintetica i vantaggi della raccolta differenziata rispetto a uno scenario in cui i rifiuti vengono destinati esclusivamente alla discarica:
- emissioni di CO2 risparmiate;
- minore consumo di acqua;
- energia elettrica non consumata;
- ri-prodotti confezionati con materiale riciclato;
- materie prime vergini risparmiate per produrre nuovi oggetti.
I numeri, che comunicano ai cittadini in modo immediato il livello di efficienza del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, saranno diffusi e periodicamente aggiornati attraverso i canali di informazione del Comune di Milano.
“Vogliamo che i cittadini siano incoraggiati a continuare nel loro sforzo di differenziare i rifiuti domestici e cambiare la percezione di chi ha ancora dubbi sulla reale utilità dello sforzo – dichiara Marco Granelli Assessore Mobilità e Ambiente del Comune di Milano– E’ importante diffondere sempre di più la cultura dell’economia circolare, che si basa sul principio che la gestione dei rifiuti non è solo un servizio, bensì un vero e proprio settore industriale”.
“Con Milano abbiamo da sempre condiviso il focus sui temi della sostenibilità e collaborato per la diffusione della cultura del riciclo e della economia circolare. – aggiunge Giorgio Quagliuolo, Presidente di CONAI – Grazie al contatore ambientale, siamo oggi in grado di quantificare i benefici ambientali ed economici generati dalla corretta gestione dei rifiuti urbani e di dire ai cittadini che, anche grazie al loro contributo, un efficiente servizio di raccolta differenziata e avvio a riciclo dei materiali ha permesso, in un anno, di risparmiare 145.000 tonnellate di materia prima vergine, con notevoli benefici ambientali”.
“A Milano la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 62%, un risultato che pone la Città al vertice tra le metropoli europee. – ha commentato Fulvio Roncari, Presidente di A2A Ambiente – Il modello portato avanti da AMSA e dal Gruppo A2A si basa sulla gestione integrata dell’intero ciclo dei rifiuti, dalla raccolta al trattamento, dal recupero di materia alla produzione di energia. Grazie allo studio di nuove modalità di raccolta e agli investimenti in tecnologie, il cento per cento dei rifiuti urbani milanesi è avviato a riciclo o a recupero, nessun rifiuto primario viene destinato alla discarica. Il contatore ambientale è un ottimo strumento per comunicare ai cittadini l’importanza e i benefici della raccolta differenziata, un piccolo gesto quotidiano con un grande impatto sulla nostra comunità”.
Nel corso del convegno all’Università di Milano-Bicocca è stata anche presentata dai ricercatori del Cesisp la prima classifica in Italia delle città più performanti sul piano della sostenibilità e dell’economia circolare, ovvero di quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità. I ricercatori si sono basati su una serie di venti indicatori per determinare una graduatoria tra le città italiane con più di 300mila abitanti e Milano è risultata al primo posto, seguita da Firenze e Torino, emergendo in particolare nelle politiche di riuso e riciclo, nell’utilizzo efficiente delle risorse e nell’offerta di trasporto pubblico e car sharing (www.unimib.it/città circolari).