Le recenti novità normative hanno reso obbligatoria l’etichettatura ambientale di tutti gli imballaggi immessi al consumo in Italia. Lasciando però spazio a dubbi interpretativi, soprattutto per quanto riguarda i contenuti da riportare in etichetta.
Per questo CONAI fa tesoro di un’esperienza lunga più di vent’anni nel supportare le imprese – anche su temi come la sostenibilità ambientale degli imballaggi e la loro corretta etichettatura – ed è pronto a promuovere una lettura condivisa dei nuovi obblighi previsti a livello nazionale proponendo
LA CONSULTAZIONE PUBBLICA DI LINEE GUIDA SULL’ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI AL SEGUENTE LINK: http://www.progettarericiclo.com//docs/etichettatura-ambientale-degli-imballaggi
FINO AL 30 NOVEMBRE
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L’art. 3, comma 3, lettera c) del decreto legislativo n. 116 del 2020 ha apportato modifiche al comma 5 dell’art. 219 del Codice dell’Ambiente, in tema di “Criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”.
Tale modifica impone che, dal 26 settembre 2020, tutti gli imballaggi siano opportunamente etichettati, secondo le modalità stabilite dalle norme UNI applicabili, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi. Diventa, altresì, obbligatoria l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio sulla base della Decisione 97/129/CE.
I DUBBI INTERPRETATIVI
Le imprese non si trovano ad affrontare solo problemi operativi e gestionali: i nuovi obblighi lasciano spazio a dubbi interpretativi anche in merito alla definizione delle informazioni da riportare sugli imballaggi. Se è chiaro l’obbligo di fare riferimento alla Decisione 97/129/CE per l’identificazione del materiale di imballaggio, individuare le norme UNI applicabili a cui la norma rimanda diventa urgente e necessario.
LA RISPOSTA DI CONAI PER IMPRESE: LE LINEE GUIDA SULL’ETICHETTATURA AMBIENTALE
Quello dell’etichettatura ambientale degli imballaggi è da sempre un tema caro a CONAI: per questo il Consorzio propone una interpretazione condivisa delle nuove disposizioni per riuscire a fornire in tempi rapidi le indicazioni necessarie alle imprese per conformarvisi.
A tal fine CONAI ha redatto delle Linee Guida di cui lancia la consultazione pubblica fino al 30 novembre sul sito www.progettarericiclo.com. Per partecipare basta procedere a una veloce iscrizione alla piattaforma, che offre la possibilità di segnalare direttamente sul testo eventuali commenti in maniera riservata.
L’obiettivo è quello di ottenere un documento condiviso e partecipato da tutti gli attori coinvolti, che sarà presentato durante un webinar dedicato, previsto per il 16 dicembre alle ore 14:30, e che CONAI intende sottoporre alle Istituzioni come documento di filiera.
GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DA CONAI
Il Consorzio promuove da anni specifiche linee guida per le aziende consorziate e offre loro il servizio E Pack, uno sportello online che risponde alla webmail epack@conai.org anche in tema di etichettatura ambientale. Questo osservatorio ha consentito a CONAI di constatare attenzione sempre crescente al tema da parte delle aziende, che sempre più numerose si sono rivolte a E Pack per ricevere supporto, anche in assenza di obblighi normativi.
L’interesse attorno al tema continua a crescere: anche per questo CONAI aveva avviato già qualche mese fa i lavori per la realizzazione di un TOOL online (e-tichetta) raggiungibile al link: http://e-tichetta.conai.org/ fruibile in autonomia, dalle imprese per costruire un’etichetta ambientale conforme ai riferimenti normativi esistenti. Tra questi, l’indicazione al consumatore della composizione del materiale di imballaggio, del come conferirlo a fine vita per una raccolta differenziata di qualità, e di altre informazioni utili a caratterizzare dal punto di vista ambientale l’imballaggio (la riciclabilità, la compostabilità o il contenuto di materiale riciclato).
Per info o chiarimenti epack@conai.org