Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato una nota di chiarimento per rispondere ai dubbi e per chiarire le difficoltà interpretative che, in questi mesi, le imprese hanno incontrato in merito all’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi ai sensi dell’articolo 219, comma 5 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Il documento è firmato dal Direttore Generale per l’Economia Circolare, l’ingegnere Laura D’Aprile: https://www.etichetta-conai.com/documenti/nota-di-chiarimenti-del-ministero-della-transizione-ecologica-sulletichettatura-ambientale-degli-imballaggi/
Una nota che dà indicazioni agli operatori del settore a proposito delle possibili alternative da adottare in casi particolarmente complessi; il riferimento è soprattutto agli imballaggi neutri, ai preincartati, agli imballaggi di piccole dimensioni, multilingua o di importazione, e quelli invece destinati all’export. E, allo stesso tempo, un testo che fa luce sul tema della responsabilità degli operatori e che promuove il ricorso ai canali digitali, inserendosi in un auspicato percorso di maggiore innovazione tecnologica del Paese.
Si tratta di precisazioni che intervengono sui punti più critici segnalati anche da CONAI nelle sue Linee Guida, e che confermano i suggerimenti identificati nel documento grazie all’ascolto e alla partecipazione che aziende e associazioni hanno dimostrato nei diversi momenti di confronto: da Confindustria a Federdistribuzione, passando per CNA fino ad arrivare alle numerose associazioni e imprese con cui in sistema consortile ha dialogato negli ultimi mesi.
Guarda l’intervento del MITE al webinar CONAI del 20 maggio 2021 dedicato all’etichettatura ambientale volontaria del packaging:
Da ottobre 2020, grazie al lancio della prima consultazione pubblica delle Linee Guida messe a punto da CONAI su questo tema (scarica Etichettatura ambientale degli imballaggi - Linea Guida), l’intero comparto ha fatto fronte comune nel mettere a fuoco le difficoltà operative delle imprese, proponendo soluzioni concrete e facendosi promotore di alternative che permettessero alle imprese di trovare una strada percorribile ora che l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi è una realtà.
A tutti coloro che hanno collaborato e che sul tema hanno investito la loro propositività va il ringraziamento del sistema CONAI.