20 anni di Consorzio Nazionale Imballaggi: i dati del Rapporto di Sostenibilità
L’Assemblea Pubblica per i 20 anni di CONAI ha visto la presentazione della 2° edizione del Rapporto di Sostenibilità del Consorzio Nazionale Imballaggi, che ha mostrato con evidenze numeriche il ruolo centrale del Consorzio nell’economia circolare italiana, con la generazione di benefici ambientali, economici e sociali per il Sistema Paese.
In 20 anni CONAI e i Consorzi di Filiera hanno avviato a riciclo 50 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio – in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – sull’intero territorio nazionale. Un dato che è in continua crescita negli anni – partendo dalle 190mila tonnellate del 1998 fino ai 4 milioni del 2016 – e che ha permesso nei 20 anni di operatività del Consorzio Nazionale Imballaggi il mancato smaltimento in discarica di 130 milioni di metri cubi di imballaggi, evitando la costruzione di 130 nuovi impianti di medie dimensioni.
Ma non solo: nel 2016, grazie all’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio, è stata risparmiata energia primaria per 19 TWh, pari al consumo di 11 centrali termoelettriche di potenza superiore a 1 GWh, mentre il recupero energetico ha consentito la produzione di energia elettrica per 140 GWh.
Inoltre, grazie all’avvio a riciclo sono state risparmiate emissioni di CO2 per 3,6 milioni di tonnellate, con un valore complessivo in 20 anni pari a 40,6 milioni di tonnellate.
Dal punto di vista economico, invece, il riciclo gestito da CONAI e dai Consorzi di Filiera ha generato nel solo 2016 benefici per 901 milioni di euro, a cui si possono aggiungere ulteriori 104 milioni di euro di benefici indiretti derivati dalla mancata emissione di 3,6 milioni di tonnellate di CO2. Dal 1998 ad oggi, il beneficio economico generato dal risparmio di CO2 è quantificabile in 1,2 miliardi di euro.
Questi dati portano con sé anche un risvolto occupazionale e di sviluppo della filiera consistente: secondo il più recente rapporto a cura della Fondazione Sviluppo Sostenibile e di i FISE UNIRE, le imprese che in Italia si occupano di gestione dei rifiuti sono oltre 6.000 con 155mila addetti. A queste, vanno inoltre aggiunte ulteriori 3.000 imprese, con 180mila addetti addizionali, che vivono proprio del recupero dei materiali avviati a riciclo, come cartiere, accaierie e vetrerie.
La filiera della gestione dei rifiuti è stata tra le poche in Italia che ha continuato a crescere anche durante gli anni più bui della crisi sia in termini di numero di imprese (dal 2008 +10%) sia in termini occupazionali.
Scarica la 2° edizione del Rapporto di Sostenibilità di CONAI: